MUBARAK RESTA A SHARM?

(ANSA) – IL CAIRO, 28 FEB – Il procuratore generale egiziano ha emesso un divieto di espatrio e un ordine di congelamento dei fondi nei confronti dell’ex presidente Hosni Mubarak.  Intanto la ”Coalizione dei giovani della rivoluzione del 25 gennaio”, organo di gestione dell’Egitto, ha chiesto al Consiglio Supremo delle Forze Armate lo scioglimento del governo con la nomina di un esecutivo di tecnocrati, la liberazione dei detenuti politici, il rinvio a giudizio dei responsabili dell’uccisione dei martiri della rivolta.

L’EGITTO FAVORIRA’ IL TURISMO ITALIANO

egitto luxor

Il Presidente di ASTOI, Roberto Corbella, si è recato al Cairo per incontrare il neo Ministro del Turismo Egiziano, Mounir Fakhri Abdel Nour, dal quale ha avuto rassicurazioni sulla completa operatività di tutti i luoghi turistici e sulla volontà del suo Ministero di sostenere i tour operator italiani che programmano l’Egitto.

Insieme hanno valutato le modalità più appropriate per favorire il rapido ritorno del traffico turistico ai livelli precedenti l’introduzione dello sconsiglio, ed hanno successivamente partecipato ad una conferenza stampa tenuta in occasione della visita di una delegazione italiana nell’ambito dell’operazione “Egitto nel cuore”, organizzata dall’Ente del Turismo Egiziano.

Il viaggio ha offerto altresì l’occasione per constatare direttamente l’apertura del museo del Cairo, che mantiene tutto il suo fascino con l’enorme quantità di reperti archeologici unici al mondo.

Dal Cairo il Presidente commenta, “Sono stato diretto testimone del profondo desiderio di accogliere nuovamente i turisti con quella cultura unica dell’ospitalità che contraddistingue il popolo egiziano. In ogni contesto ho avuto modo di rilevare un graduale ma costante progresso verso il ritorno alla normalità del Paese e di respirare l’aria di una generale volontà della popolazione di vivere questo nuovo corso con entusiasmo e condivisione.”


Dalla prossima settimana riprenderanno i viaggi verso il Mar Rosso, a seguito della rimozione dello sconsiglio che ancora, però, permane per le città del Cairo, Alessandria e Suez, ma, come confermato dal nostro Ambasciatore Claudio Pacifico, il Ministro Franco Frattini, con la sua visita di martedì scorso al Cairo, ha posto il turismo al centro dei suoi colloqui con le autorità egiziane, confermando l’impegno dell’Italia a sostenere questo settore.

“In base a tutti questi elementi, conclude Corbella, Sono particolarmente fiducioso che la rimozione dello sconsiglio per la città del Cairo possa essere adottata presto, come già sta avvenendo per altri paesi comunitari”.

DONNE CUCITE. INCHIESTA SULLA MUTILAZIONE GENITALE FEMMINILE

Donne cucite tratta di storie raccontate direttamente dalle donne che hanno vissuto l’esperienza drammatica dell’infibulazione.

L’opera raccoglie dati e informazioni storiche, forniti delle esperienze soggettive e dagli episodi a cui ha assistito personalmente l’autrice, tali da mettere il lettore nelle condizioni di comprendere meglio l’atmosfera culturale tanto distante e complessa all’interno della quale si compiono dei veri e propri abusi. Le protagoniste principali delle storie sono bambine, mamme, donne e le mammane dell’infibulazione (cioè coloro che la compiono di fatto), persone che Sabrina Avakian ha incontrato nel corso del suo lavoro.

Il libro vuole documentare l’origine dell’infibulazione, ma soprattutto vuole dar voce alle bambine mutilate e deturpate emotivamente per essere accettate dalla famiglia, dalla comunità e dai loro futuri mariti: bambine sane, belle, creative ed entusiaste di vivere, che vengono strappate ai loro giochi e sottoposte a una pratica che invade profondamente la loro intimità.

Nonostante l’esistenza di strumenti internazionali come la Dichiarazione sull’eliminazione di tutte le forme d’intolleranza e di discriminazione fondate sulla religione o il credo, basata sul fatto che le credenze culturali e religiose in cui un minore cresce non devono ledere la sua integrità fisica o psicologica, il numero delle bambine infibulate, tutt’oggi, è ancora molto alto.

Un saggio-reportage che è un’accorata denuncia e insieme un tentativo di sensibilizzazione culturale.

Acquista il libro online

Sabrina Avakian

Sabrina Avakian nasce ad Addis Abeba (Etiopia) da madre italiana e padre armeno. La sua appartenenza a un gruppo minoritario decimato da un genocidio dimenticato dal mondo la porta a lavorare nel settore della Giustizia e dei Diritti Umani per dar voce ai più “deboli”. Nel marzo del 1993, dopo la Laurea in Scienze della Formazione e diversi Master e corsi di specializzazione nel settore psico-pedagogico e Diritti Umani svolti in ambito europeo, inizia a lavorare con l’ONU nel settore umanitario. Nel 1989 si dirige come volontaria ai confini con il Sudan, dove si occupa di alfabetizzazione per minori e donne. Successivamente, nel 1995, inizia a operare nelle missioni di pace ONU occupandosi di Diritti umani: si reca in Angola, Mozambico e Capoverde, Tanzania, Ruanda, Darfur, Somalia, Somali Region (Etiopia), Kosovo, Macedonia. In ambito europeo ha lavorato nel settore umanitario anche in Italia, dedicandosi prevalentemente a prevenire la mutilazione genitale femminile e alla tutela dei diritti dei minori.

Tra le sue pubblicazioni: Bambini al Rogo (Salani); UNFPA-FNUAP – The Trajectory of Life as Internally Displaced persons in Angola (Fertility-Mortality-Migration-Gender. etc…), United Nations; UNICRI-COOPERAZIONE ITALIANA – Booklets for children in conflict with the law, United Nations; UNICRI-COOPERAZIONE ITALIANA – Ministry of Justice Angola Technical support for the elaboration of a text book on best practices and international conventions relating to youth and children.

Scrive rubriche su internet per Donna Moderna.

 

Ho parlato in questo blog anche del libro BAMBINI AL ROGO scritto dalla stessa autrice. Leggi qui l’articolo

 

UNA DRAMMATICA PAGINA DI FACEBOOK

In Egitto per fortuna non è successo quello che sta succedendo in Libia!
In fondo si può dire che in Egitto sia andata bene

Ma su Facebook esiste una pagina tristissima, una pagina che tutti dovremmo visitare almeno una volta, in silenzio, meditando sul valore che ha la libertà, quella cosa che noi italiani diamo per scontata, ma che purtroppo tanto scontata non è!

In questa pagina scorrono decine e decine di fotografie. Sono le foto di persone che hanno perso la vita nel corso degli scontri. Abbiamo sentito parlare di morti, centinaia di morti nei giorni dei disordini.

Diverso è trasformare quel numero in facce, in volti. La stragrande maggioranza sono ragazzi, giovani uomini. Guardando quei volti non si può non pensare che quei “morti” generici che snocciolavano i TG erano persone, con famiglie, genitori, figli, affetti.
Persone che avevano una loro vita, un lavoro, una storia. Persone che probabilmente si sono solo trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato. Persone che ora in Egitto sono considerati martiri per la libertà. Persone che meritano il rispetto di tutti noi perchè hanno pagato il prezzo più alto per il loro sogno di libertà!

Centinaia di ragazzi che non avranno mai l’onore di uno speciale Porta a Porta o di un Matrix! Mah

La pagina di Facebook la trovi a questo link

UN FILO DI COTONE AL POSTO DELLA DOLOROSA CERETTA

Depilazione col filo

in Bella Fuori

Una tecnica antichissima che sta arrivando anche da noi e risale alla tradizione estetica orientale per una pelle liscia come depilata con la ceretta

In principio fu il filo . Non quello di Arianna si intende, ma l’antica tecnica orientale usata per  la depilazione. La curiosità delle donne sull’argomento non ha mai fine tanta è la voglia di sperimentare trattamenti sempre più indolori. Per tutte quelle che vivono il momento della depilazione con fastidio, e in effetti lo è, la tecnica del filo orientale potrebbe risolvere non pochi  problemi.

Più semplice a farsi che a dirsi, la tecnica consiste in un intreccio di un filo di cotone tenuto tra le labbra dell’ estetista e manovrato in modo che si avvolga come una spirale nella zona da depilare. Poi attraverso un sistema di pressioni e leve sui fili, i peli vengono strappati via gradualmente lasciando la pelle liscia. La tecnica, nata in India e poi diffusasi in tutto l’Oriente rende, grazie alla precisione millimetrica con cui estirpa il pelo, l’odioso rito della ceretta meno traumatico. 

In origine veniva utilizzato per la prima volta dalle donne nel momento del matrimonio e rappresentava un passo importante nella crescita, quasi un rito di passaggio. In Italia è piuttosto difficile trovare dei centri estetici che utilizzino la procedura, ma vale la pena cercare nella propria città una brava estetista e provare il trattamento che sembra suggerire che una buona depilazione non è una questione di forza ma di precisione. Un primo passo potrebbe essere quello di provare a contattare l’Unione Nazionale Estetisti Professionisti per avere qualche informazione in più.

D’altronde le donne che l’hanno provata ne sono rimaste entusiaste e anche l’odiosa ceretta tradizionale, insieme ai versi di dolore e fastidio che la caratterizzano, potrebbe definitivamente passare di moda

Ma perchè riporto questo articolo?? Perchè mentre in Italia questo genere di depilazione sta per essere riscoperta, in Egitto non lo hanno mai abbandonato!!!! Anzi, è il metodo più usato nei centri estetici con personale egiziano!!

TI PIACE IL TEXAS HOLDEM???? LEGGI QUI E DIFFONDI!!!!

L'ingresso dell'Aladin Casinò

Negli scorsi giorni ho avuto occasione di passare un paio di serate divertendomi a giocare a Texas Holdem all’Aladin Casinò del Domina Coral Bay.

Approfittando della carenza di turisti di questi giorno anche il il Signor Riccardo Torre, responsabile del casinò, si è dilettato con questo splendido gioco. Eravamo proprio di fronte e così abbiamo potuto conoscerci meglio anche se in realtà avevamo già chiacchierato più volte del più e del meno

La sua grande disponibilità e il suo desiderio di appoggiare ogni tipo di iniziativa, lo ha spinto ad accettare una proposta che da tempo volevo fargli ma che in realtà non avevo mai avuto occasione di portare avanti seriamente.

L’idea è semplicissima: organizzare una settimana nella quale far venire giocatori dall’Italia per giocare dei tornei di Texas Holdem.

Ma il target dei giocatori non deve necessariamente essere elevatissimo, ne siamo alla ricerca di campioni (questo è un altro discorso e appena avrò l’ok da Mr. Riccardo ve ne parlerò per primo!!)

L’idea è quella di coinvolgere una quarantina di persone, per giocare un torneo ogni sera con il buy-in a solo 50+10 euro.
Non giocatori professionisti, ma giocatori che giocano fondamentalmente per divertirsi, per passare delle serate diverse!

Ero uno delle migliaia di giocatori che un paio di anni fa si divertivano a giocare nelle sale gioco delle nostre città, finchè qualche cervellone ha deciso che il Texas è un gioco di azzardo. Non le slot machines o il gratta e vinci, il Texas!!

E siccome la passione in Italia non è assolutamente passata (prova ne è il successo che ha la trasmissione PokerUnoMania di Italia uno!) ritengo che ci siano centinaia di persone con una gran voglia di giocare

Ecco allora la proposta. Tornei con un buy-in basso, che permetta a chiunque di giocare senza rovinarsi. L’idea è quella di divertirsi e giocare, non di arricchirsi! Sei tornei in una settimana rivolti agli amanti di questo bellissimo gioco

Resta un solo dettaglio: il Signor Torre sta provvedendo ad ottenere un pacchetto a un prezzo strepitoso!  Una settimana nel più bel resort del Mar Rosso e la sera torneo di Texas, impossibile che un amatore di questo gioco non voglia partecipare!
Le date?? Probabilmente la prima o la seconda settimana di aprile!

Noi ci stiamo muovendo, se la cosa ti interessa manda una mail all’indirizzo sharmmarco@yahoo.it
Ovviamente la mail non è impegnativa, ma ci consentirà di valutare la dimensione di quello che dobbiamo organizzare!

Spero l’iniziativa ti piaccia! Dacci comunque una mano aiutandoci a diffondere questo post
Se la cosa funzionasse questo blog potrebbe diventare motore per altre iniziative!!