UNA FOTO AL GIORNO: NO, UN’OPERA D’ARTE

Per qualche giorno pubblicherò le foto di un mago dell’obbiettivo!

Probabilmente le immagini sono risistemate con Photoshop o qualcosa di simile, ma comunque si resta a bocca aperta!

Qualcuno sa di chi siano queste splendide immagini?? Attendo vostre risposte! Tra qualche giorno pubblicherò il link al sito di questo artista, c’è da restare a bocca aperta! Ma il sito ve lo darò sabato, si rischia di perdere ore e ore di lavoro altrimenti!! 🙂

I TRUFFATORI SI AGGIORNANO: E TIRANO IN BALLO MUBARAK!

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Se vi dovesse arrivare una mail dall’avvocato di Mubarak, che magari vi chiede anche dei soldi, tenete gli occhi aperti: non è che l’ennesima frode online. Come segnalato da Symantec, sono state rilevate richieste fraudolente del tipo 419 scam con la fantomatica motivazione si sbloccare i fondi congelati di Hosni Mubarak: i messaggi phishing, in lingua tedesca, erano “firmate” dai sedicenti legali di Mubarak. L’incentivo era una ricompensa economica.

Non è certo la prima volta che i grandi eventi politici o le tragedie scatenino l’inventiva dei truffatori online. Lo stesso era successo, ad esempio, per il terremoto di Haiti.

Si resta indignati di fronte al tentativo di sfruttare guerre e cataclismi per motivi fraudolenti; d’altra parte, però, bisogna essere davvero ingenui per credere che l’avvocato di Mubarak cerchi proprio noi per sbloccare il conto in banca da 2,5 milioni dell’ex presidente egiziano!

Certamente il fatto che vengano ancora usati trucchi così semplici è un segno evidente dell’immaturità media degli utenti Internet. La regola del non fidarsi mai degli sconosciuti vale anche nel mondo telematico. Anzi, dato il rischio di botnet, anche sugli “amici”, soprattutto se non danno prova di grande diligenza informatica, non bisognerebbe fare troppo affidamento: chissà che non siano degli zombie?

UN TUNNEL SOTTOMARINO PER VEDERE I PESCI STANDO ALL’ASCIUTTO!!!

Al fine di proteggere la barriera corallina, visitata ogni anno da centinaia di turisti, l’Italia ha deciso di costruire in Egitto, in una zona non lontana da Sharm el Sheikh, un grande canale sottomarino trasparente. Il tunnel consentirà il passaggio dei visitatori, evitando o limitando al minimo le immersioni. Questo e altri progetti di cooperazione ambientale sono al centro dell’incontro avvenuto al Cairo tra il ministro Pecoraro Scanio e il suo collega egiziano Gorge. Il progetto del tunnel è stato messo a punto da biologi e ingegneri dell’Università di Pisa ed é inserito nel contesto di una sorta di parco a tema nell’area Ras Mohammed National Park.

Passeggiata turistica sotto il livello del mare A sette metri di profondità in un mare così trasparente da sembrare un effetto artificiale di grafica computerizzata nascerà il primo tunnel sotto il mare progettato e realizzato da italiani. Sarà costruito entro l’anno nel Ras Mohammed National Park in Egitto, penisola del Sinai, ai confini con Sharm el Sheikh e avrà due scopi: aiutare i biologi marini, ecologi e climatogi a studiare la barriera corallina e consentire ai turisti, non solo sub, di visitare le profondità del mare senza provocare danni al fragilissimo ecosistema messo in crisi negli ultimi anni da eserciti di subacquei spesso maldestri.Il progetto – già finanziato con dodici milioni di euro costerà complessivamente venti milioni di euro – si chiama «Underwater marine observatory» ed è stato realizzato da Università di Pisa, Fincantieri, Finmeccanica, Galielo e la multinazionale genovese Dapollonia e il Consorzio Pisa ricerche. «Il tunnel sarà lungo una quarantina di metri – spiega Francesco Cinelli, docente di Ecologia all’Università di Pisa – I visitatori percorreranno un pontile che li condurrà alle Porte, un ascensore sottomarino o una scala a forma di elica, che raggiungerà una profondità di sette metri. Poi si entrerà nel tunnel di acciaio con un diametro di tre metri, ancorato a dodici metri sul fondo del mare. Il visitatori potranno vedere lo spettacolo della barriera corallina attraverso a finestre di plexiglass di due metri di lunghezza e uno di larghezza». Il progetto è anche una dimostrazione delle capacità imprenditoriali di un ateneo, l’Università di Pisa (www.unipi.it) , che insieme all’industrie può realizzare strutture di grande valenza tecnologica e scientifica.

Fortunatamente questa genialata è stata prevista nel 2006 e siccome per fortuna non se ne parla più, suppongo sia stata giudicata un’emerita str…..a!!! Resta da capire chi si è eventualmente imboscato i 12 milioni di euro già stanziati!!! eheheheheh

 

Fonte

PERDERE LA VITA SOGNANDO LA LIBERTA’

Tra qualche giorno o settimana ricominceremo a prenotare le vacanze in Mar Rosso!

Tutto si rimetterà in moto

Non dimentichiamo però chi ha addirittura perso la vita sognando un paese migliore!!

PRUFUGHI EGIZIANI IN LIBIA: UNA DOPPIA TRAGEDIA!!

Sono 110 mila i disperati che nell’ultima settimana sono scappati dalla Libia in fiamme. Hanno assaltato i confini con la Tunisia e l’Egitto. La generosità dei tunisini è stata immensa: a Ras Al Jedir e Ben Gardan, città frontaliere, famiglie e volontari si sono aggiunti alla Croce rossa e all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) per aiutare l’immensa fiumana in fuga.
LAVORATORI IN FUGA. Ma quando il numero si è fatto troppo grande, e la tensione ingestibile, anche la polizia tunisina ha dovuto ricorrere ai manganelli per calmare gli animi.
Gli egiziani, che negli anni d’oro erano arrivati in massa in Libia, sperano di saltare su un pullman per Djerba, nella convinzione che lì qualcuno manderà un aereo a riprenderli. Ma non è scontato, perché a gestire l’esodo biblico sono Paesi a loro volta senza governi e scossi da moti di piazza. La gente del Cairo in ogni caso ha più speranza di cingalesi, iracheni, pakistani, afgani. Avevano cercato la sorte negli stabilimenti del ricco vicino, sono rimasti senza nulla. E il rischio ora è che nessun ministero degli Esteri li riporti a casa.

ALPITOUR: NO AL SOTTOCOSTO SULL’EGITTO

In una conferenza stampa al Novotel di Sharm El Sheik, cui ha partecipato insieme ai vertici di Blue Panorama e altri tour operator italiani, Giancarlo Macchia, direttore programmazione di Alpitour World, ha dichiarato: «La ripresa della destinazione mar Rosso deve avvenire correttamente: le offerte ci saranno sempre, ma eviteremo le operazioni sottocosto, perché sarebbero scorrette sia nei confronti dei 15 mila clienti già prenotati con Alpitour sia per lo stesso Egitto, che va rilanciato in maniera duratura».